Pensieri di-versi


Pensieri Di-versi




Oleg Oprisco
























Cerco nel buio
Mani incontrate
Lontano nel tempo
Giorni mesi anni
Entusiasmi
Mai alimentati
Ormai sopiti


*

La voce furiosa

Del vento

Rosicchia il sentiero

Che scende al lago

L'alba striscia

Tra tenui fili

Di pensieri

Formulati

Solo a metà


*


In un incubo


Camminare affannosamente

Senza riuscire a spostarsi.

Guardarsi dentro

Perdersi e non ritrovarsi.

Nessun posto è casa

Niente è davvero mio


Vano passaggio su questa terra

Di vecchi mai stati giovani



*

Nello specchio lo sguardo di chi ha lasciato andare tutto ciò che è vita, sogni, gioia, desideri. Negli occhi non c'è più speranza, solo poca allegria di tanto in tanto e molta stanchezza. La bellezza diventa ciò che ne se ne fa.



                                                                          ***

Giocavano con le parole

Come fossero vita

Non potevano toccarsi le mani

Si toccavano i pensieri



***


Sui miei tormenti

Le tue parole vuote

Evaporano

Lasciando

Una inutile

Patina 

Opaca


**


Cammino

La mia ombra scalza

Mi precede

Si muove allegramente

Passa attraverso un albero

Si nasconde in una siepe.

Una nuvola la cancella.


Il vuoto dentro di me

Esplode


*

Nel buio assoluto

I pensieri si deformano

Riemergono ricordi

Infanzia giovinezza vecchiaia

Si sovrappongono confusamente

I colori scompaiono

Nero solo nero

Buio anche nel cuore

La bocca un fil di ferro piegato in giù

A volte le labbra si muovono

Mute compongono brevi litanie

Lo sguardo vuoto cerca disperatamente

Un chiarore che non vedrà mai più


*


I contorni netti e scuri

sfumano verso un pallido grigio.

Dentro cresce il vuoto.

Quando il vuoto arriverà a toccare i sottili contorni

diventerò invisibile.

Forse sto solo creando spazio

per accogliere una nuova me.

Forse non sono mai esistita.


*

Tacere e aspettare che passi la tempesta

Non importa se continua a piovere

L'importante è che passi il peggio.

Ma la pioggia dura da troppo tempo

Rischiamo di annegare


                                                                                 *


Parole, frasi, pensieri

Vanno componendo un'immagine.

Pochi colori, linee piatte

La tua vita passata

La tua vita attuale

Un paesaggio desolante


                                                                                   

                                                                                     *


Non sono io


Come un estraneo

Annidato dentro di me

Un seme invisibile

Germoglia all'improvviso

Sento montare la rabbia

Sensazione nuova

Insolita

Sgradevole


*


Vivendo

Amicizie a tempo determinato

Canti rimasti un sussurro inascoltato

Affetto mai tornato indietro,

destinatario sconosciuto



*

Luci dietro le tende

Guardo ombre affannarsi

Rapide vanno avanti e indietro

Immobile nel vento gelido

Ad occhi serrati fermo quell'immagine

La vita degli altri

Un nuovo segnalibro



 

                                                                                   *


Attese languide e gravose

Avanzo o forse fuggo

In acque torbide e crudeli

Un grido muto e inutile

Fa ardere la bocca


                                                                 

*


Nero Bianco Trasparente

Il senso di vuoto

Muta col passare del tempo

Opprimente come il buio della notte

Accecante come il bianco della neve

Impalpabile come il cielo di una mattinata di primavera

Ogni volta, in ogni tempo

La fame d'aria diventa insopportabile



*

Pericolo scampato


Stomaco dolente

Muscoli ancora tesi

Malerba?

Vedo solo delicati fiori bianchi

Guardo il cielo

Non è mai stato così azzurro

Il tepore del sole

Scioglie lentamente la paura





**



Parole vuote le tue

Le pronunciavi per guardarle

Leggere, dissolversi nell’aria

Inutilmente colme le mie

Si schiantavano al suolo

Prima di arrivare a te


***

Ti guardavo attraverso

Uno specchio deformante

Ogni cosa di te

Mi appariva

Grande, insolita, speciale

Ero curiosa, affascinata

Desiderosa di penetrare quel mistero.

Poi lo specchio si è rotto

E improvvisamente tu

Piccolo e insignificante...



 

*

Porto sul mio corpo

Peso di fredde rinunce

Negli occhi

Segni di dubbi roventi



*



Un rumore gelato mi investe
Sgomenta resto immobile
Giorni, mesi, forse un anno.
Un viaggio dentro me stessa
Ascoltando paure
Attraversando buio e rabbia
Mi riporta alla vita
Una memoria antica di felicità
Il cuore torna a battere


*

Ogni giorno
Giochi di prestigio
Con le lacrime
Vecchi incantesimi
D'amore
Formule magiche
Dimenticate


*

Mutue tenerezze
Estreme fragilità
Ingenue certezze



*

Il dolore è caldo
La paura è fredda
Calda è la nostalgia
Freddo il rimpianto
Per te che non sei stata mai
Verso lacrime di ghiaccio
Soppesare le parole
Sfiorarle con dolcezza
Prima di lasciarle andare
Sperando scelgano con cura
Dove posarsi
E vivano ancora un poco
Prima di sciogliersi
Come neve


*

Cammini
Ti muovi
Vai avanti
Ma la tua anima
Resta lì
Attorcigliata
A quell'attimo


*


Camminavo leggera
Aspettando con gioia
Uno scampolo di vita
E tu, goccia di pioggia
Evaporata prima
di toccare terra
Sottile inganno
di un temporale estivo



*

Guardami
Un po' stropicciata
Le mie foglie volate chissà dove
Sui rami solo spine
Ma il colore è quello di sempre
In una nuova forma
affronterò il gelo

*

Ho perso parti di me
Alcune penzolanti
Come denti da latte
Dolcemente cadute
Altre strappate
Con violenza
Dolore lancinante
Procedo vacillando
Vuoti da colmare



*

E rendersi conto improvvisamente
di aver vissuto in un limbo
in attesa
di un paradiso o un inferno
che non sono mai arrivati



                                                                   *


Non ho più sangue
Penso
O forse è
Fermo
Stagnante.
Affondo la lama
Scorre
Si raggruma
Intorno a me
Ero viva


*

Lettere, parole, frasi...
Si combinano
Creano una lingua nuova
Che racconta
Ciò che ho sempre tenuto nascosto
Ciò che ho capito
Inventato
Indovinato per puro caso





*


Correre lontano
Piangere a dirotto
Urlare il mio disappunto
Mostrare il mio disagio
Questo vorrei
Invece sorrido
Sto in silenzio
Ingoio di frequente
Sperando che tutto vada giù
Senza esplodere



Cancellami

 

Parole silenzi risate

Facce buffe, pensose, sorridenti

Il destinatario era lui

Inesistente uomo partorito dalla mia mente

Tu sei l'estraneo che le ha intercettate

Non sentirti defraudato

Niente di mio è mai stato tuo.

 



*****



Denti di metallo affondano nella terra asciutta

Una volta, due, tre, ancora e ancora

Accanendosi arrivano al cuore

Radici che resistono

Radici strappate

Abbarbicate a cumuli di terra

Oscilla, si inclina, torna diritto

Sembra resistere

Sconfitto si accascia

Ora solo il vuoto





****










Hai lasciato qualcosa di te 
in ogni cosa preziosa che hai perso
Ti stavi lentamente consumando
Hai provato ad aggrapparti a qualcosa di irreale
Creato storie e persone 
da semplici parole dette per gioco
Quando hai perso anche questo hai provato rabbia
Ti sei sentita defraudata, tradita
Ora hai scoperto che nulla di te è andato perduto
Speranze e paure si sono incenerite 
ma hanno lasciato il loro odore sulla pelle 
in ogni tuo umore viaggiano liquefatte
Sei più forte, più complessa, più esigente

Sei tu





****






Ho trovato nuovi spazi dentro di me
Stanze da aprire
Alcune colme di cose che premono per uscire
Altre vuote, in attesa...




****










Guardavo a quella luce come a un faro
Era solo una stella che brillava millenni fa
Vertigine, senso di nausea
Il vuoto degli eventi mancati



****



Una massa crescente di materia
Mi spinge fuori dal recinto
Esposta, barcollante
Avanzo senza difese



****







Tutto in te era lento come brezza leggera
Fremevo nell’attesa di un incalzare
Di un precipitare in vento e tempesta
Che mi scuotesse, sbaragliasse
Te ne sei andato abbandonandomi nella secca
Un ebete dondolare scosso solo dalla rabbia








****





Ginestre e rose canine
Colorano le colline
Profumo insolente
Invade la mente
Malia di talismano
Ricordo lontano



****




Perché dovrei assecondarti e riderci su?
Fiducia mal riposta
Occasioni perdute
Desideri calpestati
Non c’è nulla di divertente nei miei ricordi con te
Dovrei fingere allegria per dimostrare cosa?
Libertà e leggerezza sono durate poco tra noi
Una cappa sempre più pesante
In attesa di qualcosa che non è arrivato
Niente colpe, la mia natura contro la tua:
Io che sento miei i dolori degli altri
Io che ascolto
Tu che ti lamenti di ogni piccola cosa
E ti congedi quando è il momento di dare











****





                                    ****







Spirito irrequieto
Vaghi nel bosco
Un rivolo d'acqua scorre
E ti incanta
Un ramo si spezza
E ti spaventa

Anima tormentata
Desiderata sempre solo a parole
Crisalide ormai vuota
Appesa a una giovane foglia
Un soffio forte di vento
Ti porterà via




****






Scelte sbagliate al momento giusto
Si perdono così
Occasioni
Baci
Carezze
Addio mio mancato amore





****






Parlarne mi fa bene, parlarti un po’ fa male
Ogni volta scopro altro di me
 (Ma sono io?)
Quasi mai qualcosa di te
(Chi sei davvero?)
Non comprendi, non ce la fai o non vuoi
Il risultato non cambia.
Non so perché continui a rispondermi
Non so perché non hai mai chiuso completamente
Non siamo amici, non siamo stati amanti
Siamo due che corrono in tondo
Oggi ho parlato di purezza
Purezza sporcata da te, sporcata dalla realtà
Ma io ero davvero trasparente?
Tu dici di no e forse hai ragione
Solo dopo ho strofinato talmente forte
Da rendere tutto limpido e luccicante
L’unica certezza è il sentimento forte che ho provato
Il desiderio di confonderci l'uno nell'altro
Una volta, due volte, chissà?
In certi momenti lo provo ancora
Inspiegabilmente irrazionalmente
Perché ora non ti vorrei nella mia vita
Neanche per un giorno





****



Oltre il vetro
Un viso sfatto
Immobile
Le mani
Chiuse a pugno
Unico segno
di vita














****










****





Attraverso questa pioggia il mondo della natura
Penetra nella terra arsa della realtà
Il suo ritmo ripetitivo
Accompagnato dalla voce del vento
Logora le menzogne
Placa gli animi
L’eternità sconfigge il momento




****




Il silenzio non esiste
Fuori e dentro
Nella luce e nel buio
Strepiti assordanti




****






Qualcuno va al massimo e ti costringe a rincorrerlo
Qualcuno viaggia al minimo e ti costringe a rallentare
Uno forse non lo raggiungerai mai, ma avrai corso
E ti troverai in un posto nuovo
Pronta a ricominciare
L’altro lo perderai perché avrà trovato il modo di nascondersi
E tu ti troverai nello stesso identico posto
Tutto il resto sarà andato avanti
E non avrai più voglia di ricominciare.





****




Il sipario è lacero
Pende senza forma
Lo spettacolo è finito
L'anima divisa in due
I miei gesti confusi
Attrice che saluta un invisibile pubblico
Spettatrice pronta a tornare alla vita reale


Persone si muovono silenziose
Oggetti spariscono
Certezze evaporano
Al sole bugiardo dei riflettori
Il copione è lì
Pagine sparse senza ordine
Una parte di vita cancellata



****




Non mi ignorare
Non ascoltarmi distrattamente
Pensando a cosa dirai tu
Concentrati
Non vagare con la mente
Leggimi
Ho davanti una linea rossa
Mi incuriosisce
Mi attrae
Sono ferma
La guardo e non la supero
Spingimi
Fammi andare oltre




****






Buffi epiloghi

"Ascoltati, canta..."
Declamò il poeta con enfasi
Lei si ascoltò
Ancor più ascoltò lui
Estasiata cantò
"Sei stonata"
Concluse lui
"Stonata e pesante"
Giù il sipario
Fine


****





Inconsistente
Svanisci alla prima nuvola
Ingannevole
Ti contorci in un angolo
Enorme o piccolissimo
Ti trasformi continuamente
Tu, solo un’ombra
L’ombra della persona
che racconti di essere.






****


Amore
Quel prezioso istante
Che sfugge
se pensi
Solo a te stesso



****



Amore 
Quel lampo di luce
che perdi
Se guardi solo
il buio che è dentro di te




****



Soppesare le parole
sfiorarle con dolcezza
prima di lasciarle andare
educarle a muoversi
con discernimento
perché scelgano
dove posarsi
per durare un poco
prima di sciogliersi
come neve.



****









I pensieri scavano senza sosta
Il nodo in gola
Si stringe
Le parole soffocate
marciscono
La sofferenza trattenuta
Lacera dentro






****





Sono brava a colmare i vuoti...
Mi muovo
Lentamente
Con dolcezza
Ne prendo la forma
Ti senti meglio adesso, vero?
E ora non mi vuoi più
non hai bisogno di me ormai.




****





Tra noi
Un niente che sembrava tutto
Dentro di me
Per molto tempo
Scie di speranza e risentimento
Poi più nulla
Come quando ti svegli
Col cuore che batte forte
Il sogno ancora vivido
Poi tutto scompare
E non ricordi più




****

Le mie parole ti rimbalzavano addosso
Continuavo a lanciartele contro
Sperando trovassero un pertugio
Per entrarti dentro


****


Scendere nell'abisso
dei nostri incubi
Muoversi lentamente
nella fluida follia
Accogliere gli infernali
umori dei nostri istinti
Un viaggio inevitabile
per rinascere liberi



****





Black Cabaret

Mi guardi per divertimento
Mi senti ma non mi ascolti
Sono un gioco rilassante
Compagna di momenti vuoti
Premio di consolazione
Dopo clamorosi fallimenti





Al tuo prossimo fallimento
Nel bel mezzo di un periodo no
Subito dopo una delusione
Quando avrai di nuovo bisogno
Di essere ascoltato
Di sentirti desiderato
Di crederti speciale
Non cercarmi
Non mi troverai




****






Esistono domande che devono rimanere senza risposta
sensazioni che non devono essere decifrate.
Grazie a loro continuiamo a vivere
comunichiamo e ci confrontiamo con gli altri
cambiamo senza modificarci nel profondo.
Grazie a loro continuiamo a cercare
perché cercare è il senso del nostro viaggio.



****




La pioggia Il vento Le circostanze
Muri chilometri tempo
Tutto frena il mio cammino
Nessun posto è il mio posto
Quasi nulla è una mia scelta
Le regole non sono le mie


****


Fingi di ascoltarmi
Ciò che senti è la tua voce
Mi guardi
Vedi solo te stesso
Forse non esisto
Sono un prodotto della tua mente






****





Amo chi parla in modo chiaro
Oggi più di ieri
Amo chi parla per farsi capire
Parole come un abbraccio
Parole come una stretta di mano,
Parole come una carezza
Come un respiro trattenuto
E poi lasciato andare
Parole trasparenti
Per guardarci dentro




****







Gocce di pioggia urtano con forza contro i vetri
Assente lascio vagare i miei pensieri
Storie diverse si intrecciano
Prendendo nuova vita
Voci e volti lontani ritornano 
E’ quasi buio ormai







****


Sogno
Occhi con occhi
Mani con mani
Contagio di labbra sorridenti
Ripetersi di gesti
Sovrapporsi di voci, le nostre
Impazienza





****








Fuori nel vento
Chiudo gli occhi, resto in silenzio
Accolgo le parole degli altri
Cerco di comprenderle
Poi ispiro profondamente
Le soffio via
Torno dentro, chiudo la porta
Permetto alle mie parole
Quelle vere,
Quelle che avrei voluto dire
Di venire fuori
Finalmente








****




Prendersi cura degli inizi
Alimentarli affinché crescano
Mantenere vivo ciò che ne deriva
Finché dura. 
Ricominciare dal primo punto
Per tutta la vita
Non stancarsi mai







****







Le parole
Non trovando
Corpi
Su cui posarsi
Occhi
In cui riflettersi
Si disperdevano
nell'aria
Cambiando forma
E colore
Come le nuvole













****


Ognuno ha un tempo proprio.
Prende possesso dei nostri pensieri
Si appropria dei nostri desideri
Ci imprigiona nella sua tela
Il tempo ci domina senza alcuna pietà









****



Sola e disorientata
Avanzo in stretti cunicoli
Cercando nuovi pensieri
Persa e lontana
Mi accompagna la luce bagnata
Delle mie ingenue bugie







****



Abbraccio nuvole
Parlo al vento
Vedo ombre danzanti
Sento profumi di terre lontane
La vita scuote i miei sensi assopiti
Le braccia dolgono
La voce è roca
Gli occhi bruciano
Vago stordita per strade sconosciute












****







Ippocastano ingiallito
Rimango sveglia ogni notte
Il viaggio continua







*****






Cielo limpido
Una palma si tende
Sabbia tra le dita





****






La vita ci insulta e noi cerchiamo ripari.
Ungiamo il nostro corpo con attenzione
Proviamo a farci scivolare tutto addosso
Nulla sembra scuoterci.
Io non sono più così
Voglio essere ruvida
Voglio sentire ogni cosa che accade
Voglio che mi scorra addosso lentamente
Voglio che lasci un segno









****






Ho mani sanguinanti
Graffi sulle braccia
Nel fitto sottobosco
Cercavo l'origine dei miei mali
Scuri germogli di tenebra
Nascosti sotto larghe foglie
Si confondevano tra il muschio
Protetti da arbusti e spine
Sfuggivano a sguardi disattenti
Ad uno ad uno li ho estirpati.
Ma il male assume sempre nuove forme









****




Tormentata o ignorata
Non sono qui per essere insultata
Mille modi per farmi a pezzi
Ora è inutile che mi accarezzi
Un salto e andrò lontano
E' triste esser vissuta invano







****






Da un tetto spazi infiniti
Specchi di cose che non esistono più
Echi di parole dimenticate
Aria immobile
Trattengo il fiato, scorrono minuti
Mi perdo nella vaghezza di ciò che è stato
Poi, chiari, appaiono i contorni di ciò che è









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