mercoledì 26 luglio 2017

Edouard Boubat

“È difficile fare le cose difficili...

“È difficile fare le cose difficili: parlare al sordo, mostrare la rosa al cieco. Bambini, imparate a fare le cose difficili: dare la mano al cieco, cantare per il sordo, liberare gli schiavi che si credono liberi.”

Gianni Rodari

Community di Kirk Nelson,


martedì 25 luglio 2017

Chiudo il tuo libro...

Chiudo il tuo libro,
snodo le mie trecce,
o cuor selvaggio,
musico cuore…
con la tua vita intera
sei nei miei canti
come un addio a me.
Smarrivamo gli occhi negli stessi cieli,
meravigliati e violenti con stesso ritmo andavamo,
liberi singhiozzando, senza mai vederci,
né mai saperci, con notturni occhi.
Or nei tuoi canti
la tua vita intera
è come un addio a me.
Cuor selvaggio,
musico cuore,
chiudo il tuo libro,
le mie trecce snodo.

Sibilla Aleramo a Dino Campana, 1916

Edgar Degas






Se non esci da te stesso...

Se non esci da te stesso, non puoi sapere chi sei.

José Saramago

Gaylord Ho





Perfino le persone più care...

"Perfino le persone più care non sono la meta e il fine della ricerca d'amore, ma simbolo della nostra anima."

Carl Gustav Jung

Igor Mitoraj






Mancano i viaggi più straordinari...

"Ma forse mancano i viaggi più straordinari. Sono quelli che non ho mai fatto, quelli che non potrò mai fare. Restano non scritti, o chiusi in un loro segreto alfabeto sotto le palpebre, la sera. Poi arriva il sonno, e si salpa."

Antonio Tabucchi 

Salvator Dalì, Il sonno








venerdì 21 luglio 2017

"Come mai ci hai messo tanto?"

C’è una casa di tronchi
con il tetto di tavole, a sinistra.
Non è quella che cerchi. E’ quella
appresso, subito dopo
una salita. La casa
dove gli alberi sono carichi
di frutta. Dove flox, forsizia e calendula
crescono rigogliose. E’ quella
la casa dove, in piedi sulla soglia,
c’è una donna
con il sole nei capelli. Quella
che è rimasta in attesa
fino ad ora.
La donna che ti ama.
L’unica che può dirti:
Come mai ci hai messo tanto?”


Raymond Carver


Summertime,  Edward Hopper 1943

Amore di lontananza...

AMORE DI LONTANANZA
Ricordo che, quand'ero nella casa
della mia mamma, in mezzo alla pianura,
avevo una finestra che guardava
sui prati; in fondo, l'argine boscoso
nascondeva il Ticino e, ancor più in fondo,
c'era una striscia scura di colline.
Io allora non avevo visto il mare
che una sol volta, ma ne conservavo
un'aspra nostalgia da innamorata.
Verso sera fissavo l'orizzonte;
socchiudevo un po' gli occhi; accarezzavo
i contorni e i colori tra le ciglia:
e la striscia dei colli si spianava,
tremula, azzurra: a me pareva il mare
e mi piaceva più del mare vero.


ANTONIA POZZI, Milano, 24 aprile 1929
(da Parole, 1939)

August von Brandis




Opera di August von Brandis

L'oblio

L’oblio

sull’altra sponda della notte
l’amore è possibile

– portami –

portami tra le dolci sostanze
che muoiono ogni giorno nella tua memoria.

Alejandra Pizarnik 


Irving Penn



Continua il dubbio...

Continua il dubbio e la penombra cresce.
Se sapessi che è stato di quel sogno
che sognai, o che sogno aver sognato,
saprei tutte le cose.

Jorge Luis Borges


 Rodney Smith






Non mi dar tregua...

Non mi dar tregua, non perdonarmi mai.
Fustigami nel sangue, che ogni cosa crudele sia tu che ritorni.
Non mi lasciar dormire, non darmi pace!
Allora conquisterò il mio regno,
nascerò lentamente.
Non mi perdere come una musica facile, non essere carezza né guanto;
intagliami come una selce, disperami.
Conserva il tuo amore umano, il tuo sorriso, i tuoi capelli. Dalli pure.
Vieni da me con la tua collera secca, di fosforo e squame.
Grida. Vomitami arena nella bocca, rompimi le fauci.
Non mi importa ignorarti in pieno giorno,
sapere che tu giochi, faccia al sole e all’uomo.
Dividilo.

Io ti chiedo la crudele cerimonia del taglio,
ciò che nessuno ti chiede: le spine
fino all’osso. Strappami questa faccia infame,
obbligami a gridare finalmente il mio vero nome.

Julio Cortázar 

Matteo Pugliese




Gli innamorati...

Gli innamorati
hanno il raro privilegio
di vivere nell’aria
di respirare aria
di essere circondati dall’aria
un fuoco immenso brucia gli innamorati
si baciano si riconoscono come i ciechi
e con gioia incredibile
ignorando il terreno
tornano a guardarsi negli occhi
ma - cosa insospettata -
gli innamorati
sanno di essere sconfitti in partenza.

Elqui Burgos, da "Cazador de espejismos" 

Marc Chagall, Over the town 



giovedì 20 luglio 2017

Io sono folle folle...

Io sono folle, folle,
folle di amore per te.
Io gemo di tenerezza
perché sono folle, folle,
perché ti ho perduto.
Stamane il mattino era sì caldo
che a me dettava questa confusione,
ma io ero malata di tormento
ero malata di tua perdizione.


Alda Merini

Antonio Corradini 1752

mercoledì 19 luglio 2017

Quando eravamo abbracciati...

"Quando eravamo abbracciati conoscevo parole che non erano parole.”

Banana Yoshimoto, da "Kitchen"

Scultura di Rabarama



martedì 18 luglio 2017

Possano le tue scelte...

 "Possano le tue scelte riflettere le tue speranze, non le tue paure"



 Nelson Mandela



TheTouch of Love,  Gaylord Ho

Che cos'è l'insonnia...

Che cos'è l'insonnia se non la maniaca ostinazione della nostra mente a fabbricare pensieri, ragionamenti, sillogismi e definizioni tutte sue, il suo rifiuto di abdicare di fronte alla divina incoscienza degli occhi chiusi o alla saggia follia dei sogni? 

Marguerite Yourcenar




Johann Heinrich Füssli - Signora alla finestra al chiaro di luna



lunedì 17 luglio 2017

Io imparo a vedere...

'Io imparo a vedere. Non so perché tutto penetra in me più profondo e non rimane là dove, prima, sempre aveva fine e svaniva. Ho un luogo interno che non conoscevo. Ora tutto va a finire là. Non so che cosa vi accada.



Rainer Maria Rilke, da "I quaderni di Malte Laurids Brigge" 

Rabarama


So bene che quando finalmente le nostre voci...

E’ in questo silenzio di circuiti che ti sto parlando. So bene che, quando finalmente le nostre voci riusciranno a incontrarsi sul filo, ci diremo delle frasi generiche e monche; non è per dirti qualcosa che ti sto chiamando, né perché creda che tu abbia da dirmi qualcosa. Ci telefoniamo solo perché nel chiamarci a lunga distanza, in questo cercarci a tentoni attraverso cavi di rame sepolti, relais ingarbugliati, vorticare di spazzole di selettori intasati, in questo scandagliare il silenzio e attendere il ritorno di un’eco, si perpetua il primo richiamo della lontananza, il grido di quando la prima grande crepa della deriva dei continenti si è aperta sotto i piedi di una coppia di esseri umani.

Italo Calvino, Prima che tu dica pronto
Tamara de Lempicka, Il telefono II,1930,Olio su tavola.



Tamara de Lempicka, Il telefono II,1930,Olio su tavola.

venerdì 14 luglio 2017

...si prese una mano con l'altra...

...si prese una mano con l'altra,oscillò in avanti per qualche secondo e poi rimase immobile a guardare nel vuoto. Il dolore fluiva. E certo, era dolore, ma meno insopportabile di quella roba rimasta rinchiusa per tanto tempo.

Gianrico Carofiglio, Il silenzio dell'onda


Opera di Santiago Rusiñol


Ancora quella sensazione...

"Ancora quella sensazione di essere entrato in un sogno sbagliato e non adatto a lui, e una forza di gran lunga superiore alla sua volontà e alle sue convinzioni lo trascina via quasi..."

Dino Buzzati, Da "Un amore"

Mimmo Paladino, Dormienti



giovedì 13 luglio 2017

la vita è la meraviglia delle meraviglie...

La vita è la meraviglia delle meraviglie

E lo sognavo, e lo sogno,
e lo sognerò ancora, una volta o l’altra,
e tutto si ripeterà, e tutto si realizzerà,
e sognerete tutto ciò che mi apparve in sogno.
Là, in disparte da noi, in disparte dal mondo
un’onda dietro l’altra si frange sulla riva,
e sull’onda la stella, e l’uomo, e l’uccello,
e il reale, e i sogni, e la morte: un’onda dietro l’altra.
Non mi occorrono le date: io ero, e sono e sarò.
La vita è la meraviglia delle meraviglie,
e sulle ginocchia della meraviglia
solo, come orfano, pongo me stesso.

Arsenij Tarkovskij

Ilya Repin - What Freedom, 1903




mercoledì 12 luglio 2017

Non aver paura...

Non aver paura, sono io. Non senti
che su te m’infrango con tutti i sensi?
Ha messo ali il mio cuore
e ora vola candido attorno al tuo viso.


Non vedi la mia anima innanzi a te
adorna di silenzio?
E la mia preghiera di maggio
non matura al tuo sguardo come su un albero?


Se sogni, sono il tuo sogno
ma se sei desto sono il tuo volere;
padrone d’ogni splendore
m’inarco, silenzio stellato,
sulla bizzarra città del tempo.


Rainer Maria Rilke
J. Fussli, Solitudine all'Alba




J. Fussli, Solitudine all'Alba

Si spalancano laghi di stupore...

Si spalancano laghi di stupore
a sera nei tuoi occhi
fra lumi e suoni:


s’aprono lenti fiori di follia
sull’acqua dell’anima, a specchio
della gran cima coronata di nuvole…


Il tuo sangue che sogna le pietre
è nella stanza
un favoloso silenzio.




Antonia Pozzi (Misurina, 7 agosto 1938)
 Léon Spilliaert





martedì 11 luglio 2017

Il senso dell'utopia...

Il senso dell’utopia, un giorno, verrà riconosciuto tra i sensi umani alla pari con la vista, l’udito, l’odorato.
Nell'attesa di quel giorno tocca alle favole mantenerlo vivo.

Gianni Rodari

Sayaka Kajita Ganz




lunedì 10 luglio 2017

Alla mia povera fragilità...

Alla mia povera fragilità

Alla mia povera fragilità
guardi senza sprecar parole.
Tu sei di pietra, ma io canto.
Tu sei un monumento, ma io volo.
Io so che il più tenero maggio
all'occhio dell'Eternità è nulla.
Ma io sono un uccello e non incolparmi
se una facile legge m'è imposta.

Marina Cvetaeva

Alberto Terrile



Mescola un po' d'insania...

Mescola un po' d'insania alla tua saggezza: è dolce dimenticare nel luogo giusto.

Orazio




Foto di ParoleStorie

domenica 9 luglio 2017

Un fiore non lontano dalla notte...

“Un fiore

non lontano dalla notte


il mio corpo muto


si apre


a delicate urgenze di rugiada”


Alejandra Pizarnik


Georgia O'Keeffe - Iris, 1924

sabato 8 luglio 2017

Tra noi e l'inferno...

Tra noi e l'inferno o tra noi e il cielo c'è solo la vita, che è la cosa più
fragile del mondo.

Blaise Pascal, Pensieri, 1670 (postumo) 

Südseeinsel di Emil Nolde
Nolde




Ma intanto l'anima chiede...

Ma intanto l’anima chiede e desidera qualcosa di diverso… Invano il sognatore rovista nei suoi vecchi sogni, come fra la cenere, cercandovi una piccola scintilla per soffiarci sopra e riscaldare con il fuoco rinnovato il proprio cuore freddo, e far risorgere ciò che prima gli era così caro, che commuoveva la sua anima, che gli faceva ribollire il sangue, da strappargli le lacrime dagli occhi, così ingannandolo meravigliosamente.


Fëdor Dostoevskij, Le Notti Bianche

Foto di Harvey Turtz

Inutili attese

  Inutili attese Parlo e rido come seguendo un copione Vivo come avessi già vissuto cento anni Ho visto scorrere vite non mie Oggetti e rico...