E’
in questo silenzio di circuiti che ti sto parlando. So bene che,
quando finalmente le nostre voci riusciranno a incontrarsi sul filo,
ci diremo delle frasi generiche e monche; non è per dirti qualcosa
che ti sto chiamando, né perché creda che tu abbia da dirmi
qualcosa. Ci telefoniamo solo perché nel chiamarci a lunga distanza,
in questo cercarci a tentoni attraverso cavi di rame sepolti, relais
ingarbugliati, vorticare di spazzole di selettori intasati, in questo
scandagliare il silenzio e attendere il ritorno di un’eco, si
perpetua il primo richiamo della lontananza, il grido di quando la
prima grande crepa della deriva dei continenti si è aperta sotto i
piedi di una coppia di esseri umani.
Italo
Calvino, Prima che tu dica pronto
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Tamara de Lempicka, Il telefono II,1930,Olio su tavola. |
Tamara
de Lempicka, Il telefono II,1930,Olio su tavola.
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