E’
un urlo che vuol far sapere,
in
questo luogo disabitato, che io esisto,
oppure,
che non soltanto esisto,
ma
che so.
E’
un urlo
in
cui in fondo all’ansia
si
sente qualche vile accento di speranza;
oppure
un urlo di certezza, assolutamente assurda,
dentro
a cui risuona, pura, la disperazione.
Ad
ogni modo questo è certo:
che
qualunque cosa
questo
mio urlo voglia significare,
esso
è destinato a durare oltre ogni possibile fine.
Pier
Paolo Pasolini
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Gustave Courbet, Autoritratto o Uomo disperato, 1843 |
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