"… Procolo per la prima volta nella sua vita conobbe i rumori della foresta:
Di tanto in tanto, vaghi boati fondi, che parevano uscire di sottoterra, quasi si preparasse un terremoto.
Stormire Di foglie.
Cigolio di rami piegati dal vento.
Fruscio di foglie secche sul suolo.
Una voce remotissima di acque correnti. (...)
Ma due o tre volte, quella notte, ci fu anche il vero silenzio, il solenne silenzio degli antichi boschi, non comparabile con nessun altro al mondo e che pochissimi uomini hanno udito…"
Di tanto in tanto, vaghi boati fondi, che parevano uscire di sottoterra, quasi si preparasse un terremoto.
Stormire Di foglie.
Cigolio di rami piegati dal vento.
Fruscio di foglie secche sul suolo.
Una voce remotissima di acque correnti. (...)
Ma due o tre volte, quella notte, ci fu anche il vero silenzio, il solenne silenzio degli antichi boschi, non comparabile con nessun altro al mondo e che pochissimi uomini hanno udito…"
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