Nella città cominciavano le luci e noi sedevamo sulla riva al di là del fiume, e in noi c'era quello che si dice l’amore, quel ruvido scoprirsi e cercarsi, quell’aspro sapore uno dell’altro, tu sai, l’amore. E in me c'era tristezza e solitudine, quella sera in riva alle nere ombre dei fiumi, tristezza e solitudine dei nuovi amori, tristezza e nostalgia degli amori antichi, tristezza e disperazione degli amori futuri.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Inutili attese
Inutili attese Parlo e rido come seguendo un copione Vivo come avessi già vissuto cento anni Ho visto scorrere vite non mie Oggetti e rico...

-
Inutili attese Parlo e rido come seguendo un copione Vivo come avessi già vissuto cento anni Ho visto scorrere vite non mie Oggetti e rico...
-
Vicino al Giordano Ore perdute invano nei giardini del manicomio, su e giù per quelle barriere inferocite dai fiori, persi tutti in un s...
-
“Io e lui tocchiamo ormai la vetta del perfetto silenzio/ muti per troppo essere esattamente noi” Aghi Mishòl Maria Kreyn, L'abbrac...
Nessun commento:
Posta un commento