lunedì 15 luglio 2019

La stanza segreta...



Chiusa nella mia stanza segreta ero inquieta ma al sicuro.
Dall'esterno provenivano voci, suoni confusi, nulla che attirasse la mia attenzione.
Poi dei passi sempre più vicini, una voce nuova, suadente.

Lui era lì accanto, solo una porta ci divideva, io l'ho socchiusa sperando che entrasse.
Ho lasciato che un raggio di luce illuminasse il mio viso struccato.
La mia maschera sorridente giaceva sul pavimento. 

Lui si è guardato intorno incuriosito e ha parlato a lungo. 
Anche io ho parlato, senza veli a celare la mia anima.
Lui è rimasto sulla soglia, indeciso, poi ha proseguito per la sua strada. 
Forse non ha compreso le mie parole o non le ha neanche ascoltate; concentrato sul suono della sua voce, parlava a sé stesso o provava una scena.
Resta la triste sensazione di aver dato in pasto i miei smarrimenti a chi si è trovato per caso davanti alla mia porta, inconsapevole di essere attore e spettatore di una rappresentazione unica, senza repliche.

A. F.

Jamie Wyeth

Nessun commento:

Posta un commento

Inutili attese

  Inutili attese Parlo e rido come seguendo un copione Vivo come avessi già vissuto cento anni Ho visto scorrere vite non mie Oggetti e rico...